il giardino di enzo

E' grande, pieno di vita, fiori, alberi, animali, uomini, donne

un luogo vario

domenica 26 settembre 2010

caldo autunno





A volte va così.
Stamani sapevo già quale sarebbe stato il mio daffare, lo sapevo già da tanti giorni quale sarebbe stata l'urgenza primaria. Di mattina presto avevo già piazzato la scala alta a treppiede e con il taglia siepi ho fatto il pelo al tasso, troppi rami nuovi, lunghi e grossi, spuntavano dalla massa tassina. Un lavoro anche divertente, è come fare il parrucchiere di un grosso pinguone, grasso e alto, con i capelli verdi.
Dopo una doccia ristoratrice sono passati due amici, lui e lei, per vedere di prendere in affitto un fondo, sono artigiani, sono amici.
Di lì a ritrovarsi a pranzo insieme è stato un attimo. Appena la sub-comandante è scesa a livello del suolo ho buttato la pasta.
Mi piacciono i miei amici.

sabato 18 settembre 2010

avanzamento


Da una settimana sono iniziati i lavori di ristrutturazione.
Non so niente, mi accorgo solo del materiale portato a terra e accatastato con precisione in quello che è il cuore del cantiere: una recinzione inaccessibile e ingombrante che staziona qui, davanti alla porta di cucina.
Oggi voglio fare un salto sul terrazino della sub-comandante e dare un'occhiata dal vivo.
La polvere di calcinaccio ha ormai invaso ogni luogo, anche dentro casa.
Tutto sommato stiamo tutti bene, siamo bestie che si adattano all'ambiente in poco tempo.
E' sabato, la bolla spaziotempo avvolge l'aria umida.
Un po' di pulizie in mattinata, per levare il grosso, almeno dal pavimento.
Circondato da tutti i quadrupedi a disposizione mi approccio ad un riposino pomeridiano, ho ancora Bianciardi sul comodino e oggi posso dire: sono a metà.
Stasera Sara e Elia si aggiungeranno al desco, il menù che ho pensato è appetitoso assai: crostini toscani (fegatini di pollo, cipolla, pasta d'acciughe) e pollo con i peperoni.
Oggi, dopo la spesa, cucino.

mercoledì 8 settembre 2010

a presto




Ieri mi diceva Maurizio: con le case nuove si comincia dalle fondamenta, con quelle vecchie dal tetto.
E domani dovrebbero iniziare i lavori al Grande Tetto Traballante, una cosa grossa, non basteranno due mesi. Lo smonteranno tutto, credo a pezzi, sostituiranno i travicelli e le travi marce, poi metteranno la guaina catramata e poi rimonteranno mezzane e tegole.
Forse non è proprio il momento migliore per affrontare un lavoro così impegnativo ma tempo non ce n'è più, il timore di un crollo si fa sempre più incipiente con la quantità di pioggia che scende da qualche tempo.
Achille è tornato dal suo compagno di vita, il suo "padrone". Un avvenimento improvviso e inatteso, di cui tutti hanno avvertito l'importanza, innanzitutto lui, Achille medesimo. Ha ritrovato senza dubbio l'affetto di cui ha bisogno, l'attenzione quotidiana e costante di cui lui e i suoi simili si nutrono per vivere bene, almeno quando sono abituati a vivere con l'uomo.
Ciao Achille, sono sicuro che presto ci rivedremo.

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