il giardino di enzo

E' grande, pieno di vita, fiori, alberi, animali, uomini, donne

un luogo vario

sabato 25 luglio 2009

magia bianca


E' spuntato all'ombra della forsizia (Forsythia viridissima), credo si tratti di un comune prataiolo, le sue qualità non sono né magiche né di gran valore culinario.
Oggi invece mi ci vorrebbe uno di quei funghi magici che cambiano la realtà: non è mica sempre domenica, nemmeno per enzo.
Fortunatamente stasera arrivano amici a cena, cucinare mi rilassa.
Ho le seppie sul fornello, sono quasi cotte; fra dieci minuti ci metto i pomodori a pezzettini, lascio cuocere altri dieci minuti e il sugo per la pasta sarà pronto.
A seguire acciughe fritte.

lunedì 20 luglio 2009

tante parole

Parto di buona mattina, spesso alle sette e venti sono già ai comandi del mezzo, casco in testa e giubbottino di jeans. E' bello, specie di questi tempi, l'incontro con altri esseri è raro a quell'ora.
Salgo un po', fino a ponte grande, poi a sinistra e la strada scende giù, arriva alla chiesa, poi ancora più giù verso la città, verso la produzione.
Alle prime curve ho sentito il mezzo tendere al sottosterzo ma ho dato la colpa alla ruota anteriore, un po' alla frutta.
Quasi alla fine della discesa mi è sembrato di essere alla guida di una mietitrebbia: ho forato la posteriore.
- X**°ç§ Xyyyyyyy!!!
Parcheggio sulla pista ciclabile, non ci sono altri spazi per abbandonare il mezzo.
Sono pronto a telefonare in cerca di auxilio quand'ecco che una macchina che torna in su si ferma, ingrana la retromarcia e avvicina il suo finestrino alla mia altezza.
E' Maurizio, meglio noto in paese come Uccellone, Uccellone pure il padre, un amico. Mi ha portato a casa, ho ringraziato molto.
Torno a casa, prendo le chiavi della macchina, ferma da una settimana almeno, il vetro è impassabile dalla vista, il serbatoio è quasi a terra, le ruote sgonfie: coraggio, poi tutto cambierà.
Al distributore (euro 1,284 l. - carissimo) risolvo i problemi automobilistici.
Arrivo con qualche minuto di ritardo al lavoro e d'altronde la stampante è rotta.
Oggi pomeriggio camminata fino allo scooter, poi tutto in cima alla sella, per non gravare sul posteriore, sono arrivato dal distributore carissimo ove riparare la gomma. Puf puf. Lì ho aspettato un'oretta, ho pagato il quanto (due salatissimi toppini moderni), ho fatto poca spesa.
Stasera c'è cinema in giardino, l'anteprima di un film girato in Angola nel 1971 da un regista insopportabilmente pazzo amico nostro, il quale sarà a cena da noi accompagnato dalla sua amica intellettuale tedesca parecchio ganza; inoltre saranno presenti il vate sfiatato, del quale mai mi stanco di ascoltar verbo, e la cum-sorte, grande donna. Inoltre altri amici di passo.
Il montaggio l'ho fatto io.
Il dvd l'ho provato alla tele e funziona.
I fagioli li ho spenti.

venerdì 17 luglio 2009

lunedì 6 luglio 2009

senza reperti

Stasera ho fatto una cosa che da tanto tempo non facevo: sono uscito con Gina, dopocena, io e lei da soli (cfr. L.B.) era dai tempi del preparto che non andavamo.
E siamo andati "in su", nel senso che usciti dal cancello e fatti pochi metri possiamo decidere se andare a destra o a sinistra.
Il cielo non si decide ancora a cambiare tono, incerto fra il diluvio di dieci minuti o la stellata mozzafiato, la luna dovrebbe essere un bel disco grande e tondo ma non la vedo.
A sinistra.
E dopo circa tre anni il paesaggio è cambiato, è leggermente meno selvatico, la strada è stata coperta per un pezzo con del materiale rosa, tipo cemento ma rosa.
Tutto era silenzio; lo ricordavo un po' diverso il percorso, più animato di cani e cavalli, lontano fra gli ulivi loro. Dopo un centinaio di metri la strada ha ripreso il suo acciotolato sconnesso naturale; sulla destra, al cancellino, c'era un canetto un tempo, piccolo e peloso. Stasera una famigliola con tanto di bimbetto appena semovibile al cancelletto (che ora è di ferro) andava a tavola, ho sentito lei che richiamava la ciurma. Ancora pochi passi e ancora a sinistra (l'alternativa era dritto), verso la piccola gola che taglia il bosco. Lassù c'è sempre stato un rigoglioso orto e c'è ancora, bellissimo, pieno di verdure, agilitato dalla presenza di acqua. E ancora un po' più su si aprono gli uliveti, dove andavo con Gina (e forse Max, ma non ricordo), il silenzio totale di questa serata dalle ore lunghe, il la luce del sole che non ci lascia mai.
Siamo scesi tra gli ulivi, cacca e piscia di prassi, poi siamo andati ancora più su, fin dove ci sono delle case; C'erano dei cani un tempo, ma non ci hanno sentito.
Gina ponzava, io no. E si che passo le giornate seduto o quasi.
Sto lasciando un po' in disparte il corpo, Gina è grassa come il maiale per la festa.
E' bene che queste uscite serali riprendano la sua cadenza.
A volte sono pieno di buone intenzioni ma poi la pigrizia prende il sopravvento, anche se stasera ho riassaporato la bellezza.

ps: Max (quel cretino) dopo cena mi ha chiesto la macchina, io col cazzo che glie l'ho data, e lui se ne è andato a piedi.
Stanotte è tornato alle quattroecinquanta, gli autobus a quell'ora non ci sono.

dov'è il cielo?


Avverto la mancanza di qualcosa, una mancanza importante: il cielo azzurro.
E' scomparso ormai da un mese e se fino a qualche giorno fa trovavo una spiegazione nella normale incongruità della meteorologia, oggi, in luglio già da una settimana, il fatto comincia a diventare un caso degno di attenzione e anche un po' di più.
Dalle nostre parti, vicino al mare, Luglio è il mese del cielo terso e del sole pieno, poco vento, tramonti da innamorati.
Ieri, in associazione, mi è venuta alla memoria una vacanza, ormai lontana, trascorsa in India. Ecco, questo cielo mi ricorda quel cielo, bianco, nuvoloso, frequentemente temporalizio, magari senza pioggia ma con nuvoloni rombanti che si alternano ad un cocente momento di sole.
E voi, rari e affezionati frequentatori di questo giardino, avete il cielo?

giovedì 2 luglio 2009

riflessioni


Principalmente dorme, in subordine mangia, quando ha tempo girottola per il giardino e oltre.
La sua capacità riflessiva è estenuante.
La osservo spesso. Tra pensiero e azione può passare un tempo indefinito.
E' in bagno con me, si strofina coccolante ai miei piedi mentre mi lavo i denti, poi guarda la tazza, dopo un paio di minuti sale sul tappo, guarda l'oblò/finestra con una calma interrogativa, si pulisce il pelo per distrarsi, ritorna all'oblò con lo sguardo, lo osserva per un po', ancora un altro minuto, immobile. Poi un piccolo balzo e sale sopra, e lì si ferma ad osservare gli uccellini studiando la migliore tattica d'assalto.
Esco veloce dal bagno per fotografarla, giro l'angolo temendo che sia già scesa. Invece lei resta lassù a sbeffeggiare Gina e Max, ovviamente appiccicati a me come ombre, guardandoli con aria commiserevole. Poi balza in giardino e sparisce dietro all'alloro.

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