il giardino di enzo

E' grande, pieno di vita, fiori, alberi, animali, uomini, donne

un luogo vario

martedì 16 agosto 2011

La battaglia delle pesche

Untitled from paolo on Vimeo.



Quella terra abbandonata da vent'anni fa sempre una certa tristezza, un viluppio di rovi e alberi intrigati con i quali lotto amichevolmente da sempre, per non esserne sovrastato.
Un tempo, e so di ripetermi, si gongolavano al sole vigne e alberi da frutto, curati con dedizione e passione da una moltitudine di uomini e donne.
Poi gli eventi della vita hanno destinato questo bell'appezzamento a un lontano parentame, già in possesso per altro di svariate proprietà nella vallata, gente benestante, della quale restano al timone i figli dei figli, come succede sempre.

Di tutto quel bene e bello oggi restano alcune tracce: due peschi, qualche tralcio di vite imbastardita e alcuni ciliegi, figli di ben più nobili e fruttifere piante.

Sono anni che ho recuperato quei due peschi, imbastarditi anche loro ma dai frutti ancora splendidamente profumati e saporiti; e poi sono di due varietà diverse, uno a polpa gialla e l'altro a polpa bianca, con i frutti piccoli e divini.

Lo scorso sabato, anzi due sabati or sono, mentre sto uscendo con la mia "Uno" ho incrociato Giuseppe, il figlio del figlio, il timoniere, anzi il padrone.
Dopo pochi minuti sono rientrato a casa e sono salito in quella che sarà casa, per continuare il lavoro di imbiancatura.
I cani abbaiavano sul retro, con insistenza. Mi sono affacciato alla finestra e il "padrone" di 'sta cippa era lì con il figlio che si coglieva le sue pesche, così, senza parlare, senza dire, senza guardare, senza pensare.
E' tornato anche il sabato successivo.
Il prossimo anno acquisterò una bottiglia di guttalax e con una siringa farcirò i frutti più maturi e belli.

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