il giardino di enzo

E' grande, pieno di vita, fiori, alberi, animali, uomini, donne

un luogo vario

sabato 5 febbraio 2011

Essaouira 3



Mi siete mancati, vi ho pensato spesso, e non ho ancora trovato il momento dell'atterraggio, sto ancora planando sulle distese di mare, di sabbia, di sassi.
E' da giovedì pomeriggio che sono a casa, dopo dieci giorni il salto è ancora ardito.
Lasciare Essaouira apre le cateratte della malinconia.
Là è tutto così semplice, scorrevole, sorridente, amichevole, al di là del fatto che sono un vacanziero in ferie; cammini per la strada e sembra che il mondo si sia dato appuntamento per renderti la vita serena, tranquilla, a volte al limite della noia.
La casa anche quest'anno è piena di gente, più o meno conosco quasi tutti gli ospiti, l'aria è meno metropolita delle altre volte; la pioggia insolitamente abbondante ci rinchiude in casa, fra gente che parte e nuovi arrivi.
Si gozzoviglia tutto il giorno, si gioca a carte, leggiucchio qualcosa, la sera Latifa prepara il cous cous, roba da leccarsi le orecchie; siamo quattordici a tavola, il vino di Meknes scorre abbondante, fumi profumati riempiono la stanza.
In questi primi giorni piovosi ho dato sfogo al mio repertorio musicale, avevo a disposizione una discreta chitarra classica e una fantastica tastiera Roland nuova di pacca, la voglia di suonare non manca mai, e la situazione è ottimale: nessun pubblico presente, ma tutti ascoltano le note che si diffondono dal cortile interno del riad, su fino al terzo piano.
Insomma, la mia figura l'ho fatta.
E poi camminare, girottolare per la medina in cerca di niente, per scrostare la tensione accumulata, per vedere che il nostro mondo non è che uno dei tanti.


Delle foto

1) Della pianta ho già narrato, è bellissima.

2) Quei tre nell'acqua sono polacchi che sfidano la temperatura non propriamente estiva. Ridevano a creapapelle, gente buffa.

3) Il ragazzo nello specchio è un tipo un po' fuori di capa, bravo, simpatico e spaccapalle, girottola sempre vicino a casa, ogni tanto aspira colla, è uno dei tre disperati della città (abitanti 70000 circa). Le bimbe che passano, passavano. La foto è scattata all'interno del ristorantino italiano Mareblù, Maurizio è il proprietario.

4) La canetta nella foto ha partorito da poco, è del barrino-ristorante di Sidi Cauchi, una spiaggia da surfisti imperdibile, a venticinque chilometri da Essaouira.

5) I due loschi figuri profilati sono i miei compagni di merende, Roberto e Maurizio.

6) La Piazza Jama'a el-Fnaa a Marrakech.

7) Il minareto di Marrakech
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Ben tornati

5 commenti:

Sara ha detto...

Deve essere terribilmente impegnativo rientrare da un posto così.
Comunque bentornato!
Sara

Rosa Bruno ha detto...

Ciao Paolo! Pessimissimo giorno per noi oggi!
La nostra canetta ha avuto un ictsus questa mattina presto ed ora è in clinica in prognosi riservata e con speranze di ripresa prossime allo zero.
Siamo distrutti, confusi, disorientati.

Ma sono però molto felice che la tua vacanza sia stata magnifica e sono felice per il tuo rientro...
BENTORNATO!

Un abbraccio forte
Namastè

enzo ha detto...

Sara, un grande CIAO.
Domani (lunedì) si riparte, volente o nolente, cercherò di riprendere il ritmo giusto.

Rosa, non ho parole per esprimerti la nostra solidarietà, puoi immaginare.

Tina ha detto...

Il minareto mi lascia senza fiato, bellissimo

cumino ha detto...

Ben tornato! E grazie per il racconto, che voglia di andare via, di stare lontana per un po'. Adesso guardo le altre cose postate. Ancora ciao!

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