il giardino di enzo

E' grande, pieno di vita, fiori, alberi, animali, uomini, donne

un luogo vario

mercoledì 2 giugno 2010

quattro giorni di ferie


Quattro giorni di ferie, da venerdì alle quattordici a stasera 2 giugno.
Sono cinque i giorni, perdo subito il senso del tempo quando sono a casa. Mi ci voleva, e soprattutto il giardino e tutto il verde che ci circonda aveva bisogno di una sistemata.
La falciatrice non risponde al telefono, chiamo più e più volte ma il telefono del dottore continua a squillare senza senso. Decido di passare all’azione, ci sono talmente tante cose da fare.
Ho iniziato a decespugliare il parcheggio, l’erba altissima fa un baffo al nuovo dece, comprato in comproprietà con Pippo.
Una cosa al giorno e solo una parte di giornata è dedicata, o la mattina o il pomeriggio, lavoro e sudo come un muflone, ho l’erba anche nelle mutande, ma sono in ferie.
E così ho alternato momenti di gran zelo ad altri di totale nullafacenza, allenamento intensivo per il corpo e per la mente.
Lunedì all’ora di pranzo mi ha telefonato il meccanico della falciatrice.
Lui si chiama Enzo per davvero, un futuro luminoso per lui è il minimo che possa augurargli; “Domani sera la ‘Queen Garden’ è pronta” mi dice “alle sette e mezzo ti aspetto”.
E stamani, finalmente con tutti i potenti mezzi a disposizione, ho iniziato a falciare l’erba.

La storia si ripete sempre: falcia, taglia, sega, estirpa. Perché incessante è l’avanzare della Natura e la sua forza può sovrastare ogni sforzo di contenimento, può abbattere e scoperchiare, i nostri manufatti sono ridicoli a fronte della sua enorme energia.
La Natura ci riporta nella giusta dimensione: piccola, molto piccola.

La pioggia che è seguita non appena ho spento la macchina era tanta, tantissima, mista a grandine precipitava a terra con violenza, spinta dalle raffiche di libeccio. Lo scolo dell’acqua lungo il marciapiede era ormai un torrentello. Affascinato guardavo dai vetri e mi chiedevo se quel neonato ruscello sarebbe potuto divenire qualcosa di più grosso e invadere la stanza, ho pensato all’impianto elettrico che passa sotto il pavimento di legno.
Poi ho smesso di pensare perché in quel caso, qualunque cosa avessi fatto, sarebbe stata inutile.

Ora è quasi sera, il sole asciuga il mondo, speriamo che le lucciole abbiano trovato riparo.

8 commenti:

Sara ha detto...

E'vero! la nostra dimensione! piccola e effimera, mentre il ciclo della Natura ritorna ogni anno uguale a se stesso, le rose fioriscono di nuovo puntualmente, noi, invece, passiamo...

m. ha detto...

oh..
..'sa c'hai???

enzo ha detto...

Brava Sara, la nostra presunzione è enorme, pensiamo anche di andare su Marte e invece il bello è qua.

m: perché? addopo

Sara ha detto...

Ecco a me scoccia tantissimo l'idea che qualcuno poterà le rose al posto mio. Le mie rose!Io sono fissata con la potatura, di solito mi piglio dei giorni di ferie, studio la situazione durante l'anno...
Ora sono forte, faccio tutto da sola, invece inevitabilmente il mio fisico invecchierà, cederà il passo, dovrò arrendermi alle cose che non potrò fare più...
Comunque credo che per l'erba molerò delle galline in giro almeno mangiano tutto...

Tina ha detto...

Spegnere per 4 giorni il mondo fuori dai confini del giardino, vivere appieno ogni gesto, sentirsi bene mentre madre natura si esibisce con pioggia, vento e rigagnoli...penso proprio che le lucciole abbiano trovato riparo in mezzo all'erba tagliata. ;-))

Dalle8alle5 ha detto...

Che piova dopo aver tagliato l'erba - così ricresce velocissima - è una prova del fatto che la Natura si diverte a farci i dispetti.
E non solo con l'erba: se lavo l'auto poi arriverà un mezzo diluvio universale, se prendo in mano carta, stracci e vetril verrà un temporale con stravento non appena avrò finito di lustrare l'ultima finestra.
Al che mi sento giustificata quando ozio, così apprezzo ancor di più la mia nullafacenza.
Il che è buona cosa.

enzo ha detto...

Sara, quando sarà il momento di cedere il passo ci penserai, ora non è il momento. E se le tue rose sono importanti troverai qualcuno importante che ti aiuterà.

Si, Tina, le lucciole hanno fatto la comparsa a sera, non le ho contate ma mi sembravano tutte. Il diluvio che c'è stato è su tutti i giornali locali, solo da noi si sono aperte le cateratte del cielo. E loro, chissà come hanno fatto a sopravvivere.

Dalle8, è vero, spesso è come dici te; l'erba appena tagliata si è sparsa in ogni dove, non ho il sacco raccoglitore.
Viva l'ozio!

Tina ha detto...

Ma sei ancora in ferie?

Chi è lo stolto che ha detto che l'ozio è il padre di tutti i vizi?

Trovo che è il mezzo per fare cose piacevolissime.;-))

Buon inizio settimana Paolo

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