il giardino di enzo

E' grande, pieno di vita, fiori, alberi, animali, uomini, donne

un luogo vario

martedì 20 aprile 2010

pronti al via




Abitavamo in città, nella casa della nonna, un bel quartiere vicino al centro e soprattutto a pochi metri dal polmone verde e dal fiume.
La situazione a un certo punto non fu più sostenibile, dovevamo lasciare libero l'appartamento, la nonna era morta da un po' e la famiglia estesa chiedeva di renderlo libero e vendibile in breve tempo.
Fu così che iniziammo a sistemare la stanza che sarebbe divenuta la nostra dimora, nel Giardino, un anno di fatica e il monolocale fu pronto.
Credo sia stato l'ultimo giorno cittadino quando i vigili urbani mi fermarono, con la paletta, appena imboccato il viale.
"Guardi che lei non ha fatto la revisione..."
E il collega aggiunse "LE revisioni, qui ce ne dovevano essere almeno tre!"
Mi sequestrarono il libretto di circolazione, e sconsolato feci inversione e riposi l'auto all'interno del condominio, davanti al mio garage.
Dopo una decina di giorni rubarono le targhe.
Il mezzo aveva 160.000 chilometri, non avevo più un quattrino e il pensiero che mai più avrei guidato la mia Uno rossa si fece strada. Allestii una targa di cartone e alla zitta la portai nel parchegio del Giardino, dove è rimasta fino ad oggi, sei o sette anni buttata lì, spolpata pian piano dei pezzi che gli amici chiedevano di poter utilizzare. A lei si è aggiunta nell'ultimo anno anche la Escort bianca di Luca e nell'ultimo mese la Panda verde acqua di Lele.
Ieri, o forse oggi, oppure domani, le tre dovrebbero intraprendere il loro ultimo viaggio. Bustate di documenti ne attestano le proprietà, denunce di smarrimenti vari e di furti, orlate dal timbro dei carabinieri, fotocopie di verbali di sequestro, di libretti di circolazione, potrebbero confermare che mai rapina o delitto è stato commesso su quelle dodici ruote.
E così stamani aspetto una chiamata che mi annunci l'arrivo del carroattrezzi, sono pronto a mollare il lavoro, non posso mancare.

7 commenti:

Dalle8alle5 ha detto...

Sic transit gloria mundi.
Anch'io ho voluto esserci quando, anni fa, la mia vecchissima 127 (267.000 km) è stata portata all'ultima dimora.
Le auto successive, sempre comprate usate e anzianotte, quando le ho cambiate le ho donate a amici e/o parenti che, al contrario di me, facevano percorsi brevissimi, praticamente dietro casa.

Anonimo ha detto...

ricordo ancora che appena presa sapeva di chewingum(vabbè,scingomma ) alla fragola.
ogni macchina è stata un mezzo di trasporto per i miei ricordi.
La frizione faceva "ghna--huu"..

aras

enzo ha detto...

Dalle8, 267000??!! Ma hai un piede d'oro! Ti propongo alla fiatte.

Aras, mi ricordo con malinconia quasi, eri bimba bimba, e la frizione? che risate! E quando andammo a Trieste? Bella sei e bella rimani. Ti voglio bene tanto.

Anonimo ha detto...

anch io dad..
le nostre avventure in macchina sono memorabili.. gibba e rigibba.
aras

Tina ha detto...

Ho pianto sul serio quando è toccata alla "tigrotta" la 500 celeste col tettuccio apribile, l'hanno seguita 2 850 special, la 127, sulla 112 lo stesso sentimento della 500, la vecchia panda ha esalato l'ultimo cilindro 4 anni fa, alla loro dipartita ho sempre assistito, alla lunga hanno fatto parte della famiglia.;-))
Buona giornata Paolo.

Sara ha detto...

Anche a me è dispiaciuto separarmi dalla mia Uno. E'stata la mia prima macchina ...era di terza mano.
Le mie amiche restavano allibite perchè non aveva il servosterzo, insomma un'auto che richiedeva anche una certa tempra per essere guidata!

enzo ha detto...

E' sabato mattina, 7:22 marca la destra bassa del monitor, le macchine sono ancora lì, disposte come a fine gara di un gran premio, in ordine di arrivo.

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