il giardino di enzo

E' grande, pieno di vita, fiori, alberi, animali, uomini, donne

un luogo vario

domenica 21 marzo 2010

vino, cuoio e piccioni



Non si vede quasi nessuno in giro, gli incontri si sono fatti rari e sporadici.
Gli artisti-artigiani Andrea e Valentina hanno trovato casa poco più su e nel fine settimana è raro che passino di qua, indaffarati fra mercati e lavori agresti.
Il batterista trombettista più che altro si fa sentire, ma capita di rado incontrarci; il suo coinquilino, invece, è ormai per me contattabile solo per posta elettronica.
I ragazzi su all'ultimo piano si vedono solo dal terrazzo, o per i brevi momenti di imbarco di Ibra sul passeggino.

Eppure questo posto fino a cinquanta anni fa è stato pieno di attività, la terra e i laboratori davano lavoro e asilo a famiglie intere: i contadini nel podere per la produzione di vino, ortaggi, frutta, galline e piccioni; nei laboratori artigiani si producevano oggetti in cuoio come portamonete, cornici, sedie.
E poi c'era la parte dell'amministrazione, con la grande pesa a segnare le quantità di vino, la stadera per mele e pomodori, i mille foglietti con i conti segnati con quella calligrafia incerta delle campagne di allora.
Una semplicità ricca, accettabilmente dura, dove niente veniva fatto per caso, e il gusto estetico aveva il suo valore.

Quel "castelletto" con i merli era la piccionaia, una reggia per volatili, oggi lasciato completamente in rovina dalla stupidità di alcuni.
E' l'unica cosa in vista che parla di quel tempo.
Anche il pesco.

17 commenti:

Dalle8alle5 ha detto...

Cambiano i tempi, cambiano i luoghi, cambiano le persone. Cambiamo noi, volenti o nolenti. Non so quanto ciò sia sempre un male, penso alla durata media della vita oggi rispetto a non tanti anni fa, alla fatica quotidiana che spesso ci viene allievata da aggeggi moderni, all'istruzione ormai alla portata di tutti. E allora, mettendo pro e contro sui piatti della bilancia, credo si stia meglio oggi.

enzo ha detto...

Ciao Dalle8, non volevo certo fare il passatista, lavoro al computer, ho il cellulare, ascolto CD e guardo DVD.
Certo mi vien da dire che abbiamo buttato via un po' troppe cose, come si dice "il bambino e l'acqua sporca". Oggi viviamo nel consumo sfrenato, la vita di molti è collegata strettamente alla possibilità di avere l'ultimo gadget che il mercato propone.
Forse sarebbe meglio dare più valore alle cose (guarda la piccionaia in che stato di abbandono è ridotta). Saluti tanti

Unknown ha detto...

Dei nostri giorni io salvo Internet e l' iPod e forse certi progressi nella medicina, per tutto il resto non fremo come vorrei.. L' altro giorno leggevo un intervista di Tavolazzi degli Area e anche se inneggiava alla Rivoluzione spalmando ogni parola con coscenza di classe, il mio olfatto percepiva un certo orgoglio e uno spessore che oggi non c' è più. Non c' è in politica, non c' é tra la gente, non c' è dal macellaio, non c' è nella musica, non c' è nel lavoro. Non c' è alla piccionaia.
Non che si stia male oggidì..:-)

Unknown ha detto...

Mi sono alzato con un tremendo dubbio e sono andato a controllare...La frase comunque non era di Tavolazzi ma di Paolo Tofani ed è un intervista rilasciata alla rivista "Gong" nel 1975.
"C'è chi mette su un complesso, che è molto diverso dal concetto di gruppo, per dare una musica sciaquacoglioni, per fare della grana e roba del genere. C' è gente come noi che s' è proposta obbiettivi ben precisi. Portare avanti a livello di massa un discorso innanzitutto musicale, perchè siamo musicisti e non oratori. E poi, siccome viviamo in una società inquinata e corrotta, scuotere la consapevolezza politica delle masse, in modo da poter affrontare tutti insieme, senza quelle fratture ideologiche che sono inutili e dannose per il movimento, la lotta e arrivare alla Rivoluzione."
Non che fossero anni felici quelli là - dico io - ma si poteva ascoltare buona musica perchè si inseguivano idee oggi tanto carenti..e dietro molti, dal contadino al musicista, dal politico al dentista c' è lo studio. Con la consapevolezza c' è il rispetto. Oggi non legge più nessuno e sembra di essere circondati da ignoranti.
Per fare due chiacchere decenti bisogna trovarsi su internét - dico io :-)

enzo ha detto...

@ Leolips - hai colto il segno: la consapevolezza è rivoluzionaria.
E comunque per fare due chiacchere decenti anche il circolo non è male.
Ciao

Unknown ha detto...

Hai ragione..ci dovrei venire più spesso !
Buona giornata Paolo ...

Trippi ha detto...

bellissime foto. La seconda sembra l'ingresso al castello di Rosaspina

enzo ha detto...

Cara Trippi, se presto i proprietari non interverranno, fra poco diremo "sembrava". La piccionaia aveva anche un'inferriata alta, molto bella ma, invasa da vitalba e rovi e divenuta una grande vela, crollò con una libecciata due anni fa.
Ma loro (i proprietari) hanno decine di case e appartamenti e qui non hanno radici familiari strette, così che l'abbandono regna.

Uno che cerca di rendersi conto delle cose ha detto...

Caro Giardino di Enzo
mi potresti dare i riferimenti tecnici della foto sopra alla piccionaia.
Sono con te. condivido in pieno. e
l'ipod poi lo trovo peggiore del computer, perchè ti isola di più e tutti che camminano con i tappi nelle orecchie,senza guardarsi intorno ne ascoltare ciò che li circonda-
Per me è un degrado più che un progresso.Tutto deve essere consumato in fretta e furia, per cui non c'è tempo di recuperare che è più faticoso che costruire da nuovo.

Unknown ha detto...

Ciao Uno che cerca di rendersi conto delle cose ha detto...
La musica per me è come l' aria che respiro, non potrei davvero farne a meno..è sempre stato così..e prima dell' iPod giravo con walkman e zaino stracolmo di cassette registrate. Avrei voluto avere un carretto più che uno zaino. L'Ipod mi ha risolto il problema della scoliosi :-)
In più mi allieta lo sguardo verso il mondo esterno...sono sempre in giro per lavoro, senza fissa dimora e ti assicuro che le frasi delle persone al 90% sono di circostanza..quando mi ritrovo in radure-boscaglie-albe-tramonti le cuffie riposano in tasca.

Tina ha detto...

Diciamo che si sta perdendo del tutto il gusto dello stare assieme fisicamente, internet permette di "stare assieme in maniera virtuale" senza l'obbligo di vestirti, puoi scambiare opinioni anche stando in mutande dentro casa.
Non è un bene, ma ci stiamo avviando verso l'autoisolamento.

La decandenza della torre è l'emblema degli interessi che si spostano, da un fatto all'altro, da un posto all'altro, da una persona all'altra.

Soggettivamente la si giudica evoluzione o involuzione. ;-))
Buona giornata Paolo

swetskin ha detto...

la società individualista porta a questo, caro Paolo!. Poco spazio per quegli animi che stanno oltre, oltre l'appartenenza e oltre il binomio, amico= sfruttamento!
Allora è come ora, non è cambiato nulla!
Se avessi migliore rapporto con le autovetture avresti le palle piene di vedermi girare dalle tue parti!

enzo ha detto...

Alberto, ci vedremo presto, appena passo di città ti chiamo. Ciao

un cronista Altrove ha detto...

"No..." disse uno dei due piccioni... "Guarda come è ridotta!"... "Cosa?" gli fece eco l'altro... "Ma la casa del nonno, no?! Vedi? Ricordi cosa diceva la mamma... è da lì che veniamo", i due pennuti così si strinsero alla foto, immaginandocisi dentro, immaginando quelle finestrelle piene di cugini e cugine, immagnando il gran tubare nelle stanzette ed il cielo pieno di loro simili... un fremito gli scosse le piume... non tanto per il tempo passato, no no... più per il presente... anzi per il confronto tra un passato e un presente che non potevano immaginare nè peggiore nè migliore, ma come quella selva di vitalba... sentivano decisamente più angoscioso... si rimisero l'anello allo zampino e ripresero il loro onesto lavoro.

un caldo saluto da Altrove e dai due piccioni viaggiatori.

PS. passerò? sì ma col passero...

Lindalov ha detto...

La vera ricchezza è la terra con le sue radici.
Appena lo metto in culo a tutti -nel senso che ho venduto tanti tanti tanti stimolatori anali- mi ritiro accanto a quel pesco, a coltivare il mio orticello e a tirare l'acqua su dal pozzo.
Poi vi inviterò a mangiare il mio pane e i miei formaggi, la sera.

Sottotitolato: Amaro Montenegro, sapore vero.

:D

uno che sa le cose ha detto...

faccio mie le parole di Mauro Corona
per dire come vanno le cose oggi
""""l'essere umano è l'unico essere vivente che è riuscito a costruire la propria autodistruzione per imbecillità.Arriverà il giorno che ci sveglieremo scoprendo di aver consumato tutto""""
penso che calzi con parecchie situazioni

enzo ha detto...

Cronista: ci vorrebbero dei piccioni un po' più incazzosi, la rivolta degli uccelli, le sette piaghe bibliche, altro che anellino alla zampa!

Cara Linda, appena avrai esaurito le scorte di stimolatori anali vieni in Giardino, c'è posto per tutti, è uno spazio aperto. Ti aspettiamo.

Caro Sapiente, Corona è un artista sensibile e percepisce la bellezza e la stupidità con rara poesia.

Ciao a tutti

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