il giardino di enzo

E' grande, pieno di vita, fiori, alberi, animali, uomini, donne

un luogo vario

lunedì 6 luglio 2009

senza reperti

Stasera ho fatto una cosa che da tanto tempo non facevo: sono uscito con Gina, dopocena, io e lei da soli (cfr. L.B.) era dai tempi del preparto che non andavamo.
E siamo andati "in su", nel senso che usciti dal cancello e fatti pochi metri possiamo decidere se andare a destra o a sinistra.
Il cielo non si decide ancora a cambiare tono, incerto fra il diluvio di dieci minuti o la stellata mozzafiato, la luna dovrebbe essere un bel disco grande e tondo ma non la vedo.
A sinistra.
E dopo circa tre anni il paesaggio è cambiato, è leggermente meno selvatico, la strada è stata coperta per un pezzo con del materiale rosa, tipo cemento ma rosa.
Tutto era silenzio; lo ricordavo un po' diverso il percorso, più animato di cani e cavalli, lontano fra gli ulivi loro. Dopo un centinaio di metri la strada ha ripreso il suo acciotolato sconnesso naturale; sulla destra, al cancellino, c'era un canetto un tempo, piccolo e peloso. Stasera una famigliola con tanto di bimbetto appena semovibile al cancelletto (che ora è di ferro) andava a tavola, ho sentito lei che richiamava la ciurma. Ancora pochi passi e ancora a sinistra (l'alternativa era dritto), verso la piccola gola che taglia il bosco. Lassù c'è sempre stato un rigoglioso orto e c'è ancora, bellissimo, pieno di verdure, agilitato dalla presenza di acqua. E ancora un po' più su si aprono gli uliveti, dove andavo con Gina (e forse Max, ma non ricordo), il silenzio totale di questa serata dalle ore lunghe, il la luce del sole che non ci lascia mai.
Siamo scesi tra gli ulivi, cacca e piscia di prassi, poi siamo andati ancora più su, fin dove ci sono delle case; C'erano dei cani un tempo, ma non ci hanno sentito.
Gina ponzava, io no. E si che passo le giornate seduto o quasi.
Sto lasciando un po' in disparte il corpo, Gina è grassa come il maiale per la festa.
E' bene che queste uscite serali riprendano la sua cadenza.
A volte sono pieno di buone intenzioni ma poi la pigrizia prende il sopravvento, anche se stasera ho riassaporato la bellezza.

ps: Max (quel cretino) dopo cena mi ha chiesto la macchina, io col cazzo che glie l'ho data, e lui se ne è andato a piedi.
Stanotte è tornato alle quattroecinquanta, gli autobus a quell'ora non ci sono.

6 commenti:

IL solito amico ha detto...

La macchina a Max??
ma ci ha le zampe, quattro, e se gli fanno il test all'alito gli rompe la macchinetta... non è che passeggiando ha raccolto funghi nel bosco... magari li hai mangiati... magari ti senti strano... magari vedi cose o verdi verdi o rosse rosse... mmhh...
niente paura lo fa.

Un saluto Puffoz re dei Puffi

nua ha detto...

hahahaha matto!
Le passeggiate sono un toccasana. Da quando c'è Teresina, faccio tante belle camminate, solo che non mi addentro troppo nei sentieri perché ho paura di perdermi. Ho il senso di orientamento pari a una trottola.
Ciao :-)
P.S.: solo dopo "cacca e piscia di prassi" mi sono ricordata chi è Gina. Che testa che ho...

ekeka.z ha detto...

vengo qua e mi ripeto:
devo ritrovare il mio lato bucolico. devo ritrovare il mio lato bucolico. devo ritrovare il mio lato bucolico. devo ritrovare il mio lato bucolico. devo ritrovare il mio lato bucolico. devo ritrovare il mio lato bucolico. devo ritrovare il mio lato bucolico. devo ritrovare il mio lato bucolico. devo ritrovare il mio lato bucolico. devo ritrovare il mio lato bucolico.
buondì

enzo ha detto...

Anche il mantra non fa niente male, non ho mai sperimentato ma son sicuro che è come una bella tazza di te caldo a gennaio.

Anonimo ha detto...

che belle che sono le passeggiate serali, menomale che è estate.. e noi abbiamo tirato fuori l amica tenda per immergersi nel similverde,che mi ricorda tanto i nostri primi campeggi...ps a "quel cretino" aggiungerei "con la testa a vassoio",quel nato d un cane.
aras

enzo ha detto...

ciao piccola aras, benvenuta

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