
Qualche sera fa, durante il solito giretto con le due bestiacce, sono tornato a rimirar le stelle; erano passati un bel po' di giorni dall'ultima osservazione, gli infiniti giorni di tempaccio ostacolavano l'astronomia contemplativa, e lo splendore sbrilluccicante mi mancava.
Finalmente mi si è spiaccicato sulla faccia il Gran Carro, mi sono stupito di trovarmelo bello spaparanzato sulla volta scura del cielo, non me lo aspettavo. Infatti, probabilmente, il Carro durante i mesi invernali sorge nel mio cielo visibile nelle ultime ore della notte, mentre io sto russando a grancassa sotto le coperte. Io me lo sono spiegato così. La Stella Polare è sempre lì, al suo posto, per dodici mesi, il Carro no: a un certo punto del calendario sparisce.
Devo chiedere a mio fratello, Grand'Astronomo e Maestro Astrologo, il perché di questa ritrosia astrale.
1 commento:
con gli astri ho un'ignorasnza plateale e,leggendo questo post, me ne dispiaccio. Forse avrei dovuto iscrivermi a un corso di astri e non di inglese.
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