il giardino di enzo

E' grande, pieno di vita, fiori, alberi, animali, uomini, donne

un luogo vario

venerdì 3 ottobre 2008

asilo politico II



La canina ha almeno 16/17 anni, si chiama Ayla, è una vita che la conosco, da sempre potrei dire, anzi almeno dagli anni che frequento il Giardino. Lo steccato verde, nell'altra foto, è invece la prigione di Drauz. In questo momento non c'è; sarà là, dove c'è il buio, sotto la tettoia. Ha circa sei anni, è un pastore tedesco di quelli peloni, domani ve lo faccio vedere.
I due sono abbandonati a loro stessi da circa una settimana. Unica cosa, non soffrono la fame, spero e credo, qualcuno senz'altro dà da mangiare a loro, qualcuno che abita qui, e che pur avendo la responsabilità dei due malcapitati quadrupedi, non si cura minimamente del loro stato emotivo, né della pioggia, né di altro. Ayla ormai la notte dorme nell'entrata da noi, non è di casa, entra di nascosto, chiedendo quasi scusa. A volte spacca lo spaccabile alle 5 della mattina: gratta alla porta. Dopo cinque minuti di grattìo mi tocca scendere dal soppalco, al buio, e andare a aprire, oppure se mi girano e non piove la mando fuori e chiudo la porta delle scale. E almeno lei ha qualche rapporto con qualcuno. Drauz invece è sempre solo, nel recinto ferrigno verde, le sue inutili giornate scorrono davanti ai suoi occhi, senza nessuno che posi uno sguardo sulla sua voglia di essere uguale agli altri, a Gina, a Max, a Ayla. Abbaia, abbaia. Anche il mio duro cuore si è mosso a compassione per questi due, in fondo non hanno fatto niente di male. Anzi.
La casa, comunque, è sempre aperta. Più o meno.

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