A volte mi soffermo a pensare alle persone che gravitavano intorno al giardino. Fino a non molti anni fa, diciamo una cinquantina, il giardino di enzo faceva parte di una piccola azienda a carattere familiare, vi si producevano manufatti in cuoio. Inoltre c'era la produzione agricola, frutta, verdura, polli, e tutte le attività contadine di cui ancora si intravedono tracce.
La vite, sapientemente curata, regalava uva e vino. E' una pianta miracolosa, incapace di morire: taglio, decespuglio, piccono, e lei continua la produzione, indifferente, come se mi volesse suggerire che forse il prossimo anno sarà meglio per tutti se, chiedendo consiglio e arte a chi ne sa più di me, provo a recuperare almeno qualche tralcio.
Nella foto (veramente scadente) è evidenziata la nostra produzione annuale, una bella e solitaria pigna di uva nera, buonissima, stasera me la mangio.
3 commenti:
sei il mejo, vai continua cosi!!
ma che bel nome da angelo della morte! Ma è un acronimo?
...ne verrebbe un ottimo sorso di vino.....
:)
tieffe.
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