un luogo vario
martedì 19 luglio 2011
accampamento affollato
Venerdì è tornata a casa la sub-comandante, provata e stanca dall'operazione e dalla degenza ospedaliera, e il suo rientro ha coinciso con il viaggio di lavoro a Stuttgard della Comandante (la figlia della sub-comandante).
E così ci siamo ritrovati, io e l'anziana madre (più i due canotti e due gatti incompatibili), a esperimentare una convivenza coatta in 45 mq.
L'esperienza mi ha insegnato che il luogo ove si svolge la vita è importante ma più ancora lo è il "come si svolge la vita".
Sicché, armato di cotanta canoscenza, mi sono adoperato per far si che il tempo fosse leggero per tutti: bipedi anziani e un po' cresciuti, canidi e gattidi.
Fortunatamente è comparsa sulla scena Erica (o Erika, chissà) per coadiuvare l'assistenza alla sub- nelle faccende più specificamente professionali.
E c'è da pensare a pranzo e cena, alle scadenze orarie delle medicine, al tempo da trascorrere insieme; e poiché ritengo quest'ultimo aspetto fondamentale, ho anche tenuto un concertino alle mie due spettatrici. Come un rocker che dedica il suo pezzo a qualcuno, ho allestito la scena di fronte alla poltrona della sub- e le ho sciorinato la mia musica e la mia chitarra in un vis-a-vis strepitoso. Ho spazziato dall'improvvisazione lisergica alla melodia amorevole dei Pink Floyd, finendo in una rivisitazione del buon Guccini, del quale ho interpretato un bel po' di pezzi tratti da "L'isola non trovata", "Radici" e "Via Paolo Fabbri".
Il recupero dell'anziana è strepitoso, il decorso post-ospedaliero è veloce e senza intoppi; ora devo trovare un idraulico per sostituire il gruppo vasca nell'appartamento grande e avviare così il ritorno ad una pseudo normalità nella nuova collocazione abitatoria. E si sa: gli amici si riconoscono perché quando hai bisogno non rispondono al telefono.
Ma a questo ci penserò oggi.
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11 commenti:
In certi casi, si riesce a gestire le cose con "normalità" solo perché si sa che c'è una luce in fondo al tunnel (leggi: data in cui tutto ritornerà come era prima).
beh avrei voluto esserci anch'io...al tuo concertino!
Beh, Crosby, Nash, Stills e Young ancora oggi possono riconciliare con il mondo e ... dare la carica per concertini casalinghi terapeutici!
@ Dalle8: verissimo, ma aggiungiamo anche che la sub-comandante è una amica di quelle vere e fa parte del ristretto novero dei miei consiglieri d'anima.
Rossa, se passi... passa! Si suona e si canta.
Adriano, assolutamente d'accordo, CSNY aprono le porte della terapia, in ogni tempo (anceh se la sub- predilige Zappa, Veloso e Bach).
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Saluti e apprestiamoci
sempre e comunque musica!
un saluto
Apppperò!! Intrattenimento musicale di tutto rispetto! Vuoi vedere che il "recupero" veloce della sub-comandante è anche merito tuo? Personalmente, sono propenso a crederlo! Riflessione ricca di spunti filosofici su cui meditare anche se, avendo in passato vissuto anche io in 45 mq e da solo (!!!), proprio non ce la faccio ad immaginarti in questa convivenza coatta! Si, decisamente hai impartito una lezione sul "come svolgere la vita"!!
Ciao carissimo Paolo, buona serata a te!!!
Adorabile quadretto ;-))
45 metri mi sembrano uno spazio bastante a far digrignare i denti, sei eroico, ma con quella musica come sottofondo...si, ce la puoi fare ;-))
Coraggio, traslocherai e magari rimpiangerai lo spazio intimo complice di una vita a due più i due bambini canidi ;-))
Buona serata Paolo, salutami la Sub-comandante ;-))
Caro Paolo, sono contenta che stia andando tutto bene, l'importante è che la subcomandante torni subito in gran forma. Bravo a fare il concertino è una cosa che adoro la musica "fatta in casa"; ci stiamo organizzando con i couchsurfer della zona per ospitare musicisti che arrivano d'oltreoceano e ritrovarci nelle case per ascoltare del buon folk tutti assieme. Non vedo l'ora. :)
E dopo questa bella e lieta riunione di famiglia, auguri per la ricerca di un idraulico.
Ernest, senza musica non sarei diventato così come sono.
Carlo, la sub- ha bisogno di contatti, di emozioni, di risate. E' un po' sgonfia di energia e cerco di darle quello che posso.
Tina, rimpiangerò casa nostra fino a che non ci tornerò. Spero più tardi possibile.
Cumino: e ci credo!
Aldo, mentre leggevo le tue righe (giuro!!!) ha telefonato e oggi finisce il lavoro. Porti un gran bene :)
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Ciao amici miei, mi appresterò
Chiama se hai bisogno... il telefono lo tengo acceso
effe
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